Rimini | Rifiuti urbani, gli stipendi d'oro sono caricati in tariffa
Si è parlato del Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti per il 2014 in seconda commissione oggi a Rimini. I commissari hanno scandagliato i numeri forniti da Atersir, l'agenzia territoriale per servizi idrici e rifiuti (autorità garante con poteri di controllo rispetto a Hera in fatto di tariffe). Obiettivo del presidente della commissione, Carla Franchini dei 5Stelle, era quello di conoscere quanto incidono i costi operativi, ovvero le spese per personale, management e struttura, nella tariffa. Obiettivo raggiunto a metà.
"Ci hanno aiutato - spiega Franchini - a capire quali sono le voci dei costi che vanno a incidere e a costruire il costo della tariffa. A Rimini i costi dell'incenerimento del rifiuto urbano indifferenziato sono pari a 128 euro a tonnellata (per 96mila tonnellate in tutta la provincia). Non sappiamo però come questi 128 euro siano stati calcolati e cioè per quanto vi incidano i costi operativi, che pure sono presenti".
Esiste allo scopo una delibera regionale che parla di 183 euro a tonnellata, atto messo in congelatore per il 2014 e per il 2015, grazie alle proteste dell'Anci, e che però dovrà incidere successivamente provocando a Rimini un aumento del costo attuale.
"Sappiamo che i costi per l'incenerimento vanno dagli 80, come a Brescia per esempio, ai 160 euro. E già da qui si capisce che Rimini quindi non applica il prezzo più conveniente. Faccio anche notare come da noi i prezzi del menagement vengono ricaricati in tariffa grazie a una legge regionale compiacente".
In commissione è anche venuto fuori che quest'anno Rimini prenderà 80 mila euro per il disagio ambientale.